Da che parte va l’economia italiana?

In che direzione sta andando l’economia italiana nel 2019? Da un rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria l’Italia sarebbe in bilico tra ripresa e recessione: la sostanziale stagnazione dell’economia italiana viene confermata. La crescita è quindi pari allo zero, per di più vi è un grado elevatissimo di incertezza presente sui mercati.

Ma quali sono i fattori che frenano l’economia italiana e continueranno a pesare in modo negativo sulla crescita?

1 — Minor apporto ai consumi delle famiglie da parte del Reddito di cittadinanza (Rdc)

2 — Rallentamento dell’economia in Germania, che ha difficoltà soprattutto nel settore automotive con ricadute importanti sulla produzione italiana.

3- La fiducia in Italia è molto bassa:la sua ricostruzione sarebbe importante per ricreare le condizioni di crescita.

4 — L’impatto di un aumento dell’IVA sarebbe significativo, generando effetti negativi sulla spesa delle famiglie e sugli investimenti privati.

Leggi il rapporto su Confindustria.it

Economia italiana: fattori positivi per la crescita

Economia italiana 2019: In ambito di “crescita o stagnazione”, però, non giocano solo i fattori negativi ma vengono considerati anche due aspetti positivi: 

1 — Il calo dei rendimenti sui titoli di Stato favorisce l’attività economica contenendo la spesa pubblica e agevolando il credito. Dovrebbero crescere: lo stimolo della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) con gli acquisiti dei titoli pubblici e privati. In tutto ciò un governo di stampo europeista ha contribuito a migliorare i giudizi degli investitori.

2 — Le imprese localizzate italiane hanno dimostrato un forte adattamento che continua a sostenere l’export anche con nuovi flussi. Sicuramente le accresciute tensioni protezionistiche (specie tra USA e Cina) hanno fatto registrare una bassa espansione del commercio mondiale, ma l’export rimane comunque positivo.

Leggi i fattori positivi sul rapporto Autunno 2019 di Confindustria.it

Approfondimento: l’ideologia del debito

L’atteggiamento della Germania nei confronti delle misure assunte dalla Bce “ricorda quello dello scorpione nella favola di Esopo”. Secondo Giulio Sapelli, l’attacco della Bundesbank al nuovo Qe dimostra che Berlino “non ha capito che, favorendo la svalutazione dell’euro, Draghi sta dando ossigeno anche alle sue esportazioni”.

Leggi l’articolo su AGI.it

Giulio Sapelli: il commercio internazionale scende perchè la Cina ha smesso di crescere. Bisogna preoccuparsi dei banchieri centrali: Mario Draghi parla troppo. Saranno anni molto molto duri a meno che non si cambino i trattati europei: la recessione sarà durissima”. 

Giulio Sapelli: difficoltà nel commercio internazionale perchè la Cina ha smesso di crescere

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